Il 15 e il 16 dicembre si è tenuto a Roma l’ultimo incontro annuale della Comunità Professionale Europa. Anche Caritas Jesi era presente insieme alle diocesi marchigiane di Senigallia e Fermo. E’ stata una bella occasione per condividere i percorsi delle varie Caritas alla luce di questi due anni di pandemia, in una prospettiva futura che mira al cambiamento e alla crescita. Nell’occasione è intervenuto anche il nuovo direttore di Caritas Italiana, don Marco Pagniello, che ha tracciato alcune linee per il domani: “Siamo in una fase di grande complessità – ha detto ai presenti – con sfide che dobbiamo cogliere. Non possiamo nasconderci.
Senza celare le fatiche dobbiamo narrare il positivo, le risorse e la bellezza di ciò che facciamo. Dobbiamo creare reti e alleanze, ma non basta. Dobbiamo prendercene cura. Dobbiamo uscire definitivamente dalla tentazione dell’assistenzialismo: la Caritas è prima di tutto promozione, dobbiamo cambiare la cultura della carità, e dobbiamo farlo con quella creatività che ci ha suggerito Papa Francesco”. Tanti i temi affrontati nella due giorni, in particolare si è parlato del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il programma di riforme per accedere alle risorse economiche del Next Generation EU. Su come le Caritas possono dare il loro contributo su questo tema così dibattuto in questo periodo. Ma si è approfondita anche la questione Housing First (Prima di tutto la casa), che è probabilmente uno degli approcci più innovativi per intervenire nel contrasto alla grave marginalità adulta. All’orizzonte si aprono davvero molte sfide: ognuno è chiamato a decidere se coglierle e trasformarle in opportunità di cambiamento, oppure attendere passivamente. Avere uno sguardo nazionale, potersi confrontare con realtà differenti tra loro è sicuramente un aiuto e uno stimolo affinché anche la nostra Caritas jesina possa vivere da protagonista la sua missione di “animazione”.
Matteo Donati