“SOULEYMANE E MARGHERITA: TUTTO COMINCIA CON UN SORRISO “
Grazie al progetto SAFE anche a Jesi è stato possibile aprire uno Sportello che lavora su tre ambiti: lavoro, salute e potenziamento della rete territoriale. Chiunque si rivolge allo sportello ha il piacere di incontrare Margherita, un’operatrice della Fondazione Padre Oscar con il compito di accogliere, ascoltare e orientare. È uno strumento che serve per incontrare davvero l’altro, dedicargli tempo in modo professionale, farlo sentire accolto e valorizzato in base alle proprie attitudini. Tutto questo è già accaduto a 77 persone da maggio! Tra queste c’è anche Souleymane, un ragazzo nato in Costa d’Avorio che, arrivato in Italia, è stato inserito in un progetto di accoglienza.
All’inizio ha timidamente bussato alla porta, forse era un po’ diffidente, ma si è fatto forza perché aveva davvero bisogno di aiuto per cambiare la sua vita in meglio. Margherita lo ha accolto con un bel sorriso e da lì tutto è cominciato: insieme hanno ricostruito il suo percorso, hanno parlato dei suoi sogni e progetti e poi hanno scritto un curriculum (fatto come si deve!) e hanno fatto partire diverse domande di lavoro. Nel giro di poco tempo sono arrivate le prime proposte: Margherita viene contattata da una ditta del territorio jesino interessata a fare un colloquio per saldatore. Purtroppo quest’opportunità sfuma anche perché, in realtà, il desiderio di Souleymane è un altro: vuole lavorare da Fileni. Un martedì mattina, i due compilano insieme il formulario e, dopo pochissimo tempo, viene contattato proprio da Fileni. Il nostro Souleymane è emozionatissimo perché per la prima volta ha un’opportunità importante in una grande azienda. Con Margherita preparano il colloquio, definendo i dettagli sull’abbigliamento giusto, la gestualità da utilizzare, come rispondere alle domande. Il colloquio va a buon fine e Souleymane viene assunto da Fileni come operaio. Supera i periodi di prova ed ora ha un contratto stabile! Con i primi risparmi ha deciso di svincolarsi dall’appartamento gestito dal progetto di accoglienza e trovare una soluzione abitativa autonoma. La vera svolta è arrivata quando ha deciso di prendere la patente, un altro passo importante verso la sua autonomia. Souleymane, non ha più bisogno delle dritte di Margherita ma la tiene comunque aggiornata sui suoi successi e sui passi in avanti che la sua vita fa, perché tra i due si è creato un legame forte e indissolubile. Il tempo è passato e Souleymane non solo è riuscito a prendere la patente, ma si è addirittura comprato una macchina…la sua prima macchina! Ogni tanto va allo sportello a trovare Margherita, le mostra con orgoglio le foto della sua automobile di un rosso fiammante e sorridendo le racconta che “ci devo prendere ancora un po’ le misure!”. Souleymane non si ferma mai…è una forza della natura e ha già un altro sogno da voler realizzare: vuole prendere la licenza media inferiore e continuare a studiare perché “voglio continuare a migliorare me stesso!”.
Grazie al lavoro la sua vita è cambiata: ha scoperto che è bello guadagnarsi il pane quotidiano. Ha riscoperto la dignità perduta chissà quando, in mezzo al mare, o nel deserto, o al villaggio dove non c’era tanto da mangiare. Però adesso è felice e sorride più forte del solito: ha persino parlato dello sportello ai suoi amici e così molti della comunità ivoriana hanno deciso di bussare a quella porta. All’inizio sono un po’ timidi, ma poi c’è Margherita che li accoglie con un bel sorriso e da lì… tutto comincia!
Margherita Mazzocchetti e Matteo Donati