MAX, UN NUOVO VOLONTARIO DALLA CATALOGNA

Max E Simona. Volontari corpi Europei di Solidarietà nel giardino della Caritas di Jesi. Max cura il blog “From Europe to Jesi"

Max E Simona. Volontari corpi Europei di Solidarietà

Il 3 luglio è arrivato Max! In ordine di tempo, si tratta dell’ultimo volontario dei Corpi Europei di Solidarietà, che affiancherà la nostra Simona (ragazza tedesca, a sinistra nella foto) e tutta la grande famiglia Caritas. Max Figuerola ha 18 anni, vive a Tarragona, che (ci tiene a precisarlo), fa parte della Catalogna, regione ispanica famosa per il suo capoluogo, Barcellona. Data la giovanissima età, ha appena iniziato gli studi accademici, scegliendo l’indirizzo di Scienze Politiche e dell’amministrazione pubblica nell’Universidad de Barcelona. “Mi trovo a Jesi perché credo ci siano molte ingiustizie nel mondo e mi sono sentito chiamato a fare la mia parte – ci racconta con un marcato accento catalano – volevo mettere un piccolo granello, ed eccomi qui. Credo inoltre che questa esperienza possa aiutarmi molto sia a livello personale che professionale”. Nel suo racconto, molto convinto e dettagliato mette in evidenza che ha molto a cuore l ’idea di aiutare le persone che non se la passano bene e fare qualcosa per migliorare la loro situazione. Per questo, pur essendo arrivato da pochi giorni, sente di essere nel posto giusto, perché nella Caritas di Jesi sono molteplici i servizi in cui poter esprimersi o darsi da fare. “Ammetto di aver scelto l’Italia anche perché i miei nonni materni erano napoletani e anche perché ho studiato latino e mi ha colpito la vostra cultura che è simile alla mia – ha aggiunto Max, convinto che – mi sarei abituato più velocemente, rispetto ad altri Paesi più distanti dal punto di vista culturale o linguistico. Comunque misono trovato bene sin dal primo momento e mi sono subito sentito accolto: la prima settimana è stata interessante, mi hanno presentato tante persone e ho conosciuto i primi servizi. In particolare, mi ha colpito Rivestiamo (dove ho aiutato a selezionare i vestiti e distribuirli in modo educativo) perché è un modo molto umano di fare la carità, poi ogni giorno aiuto in cucina, alla mensa e sto iniziando ad occuparmi anche di comunicazione. Anzi, consiglio a tutti di dare una sbirciatina al nostro blog “From Europe to Jesi”, una sorta di diario in cui noi volontari europei raccontiamo e
condividiamo le nostre esperienze”.

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